La Sicilia è una delle regioni dell’Italia che oramai da molti anni sta pagando un prezzo molto alto.La nostra colpa?Sicuramente quella di essere da sempre un porto di mare e per questa aperti a tutte le richieste di aiuto di popoli che si ritrovano a vivere le situazioni più disastrate.In tutti questi anni la Sicilia si è assunta una grande responsabilità che negli anni ha intaccato già il delicato equilibrio che da sempre ha caratterizzato la nostra terra.Come non citare Lampedusa che da tutti questi anni si è trasformata in un “pronto soccorso” sempre attiva nell’ accogliere tempestivamente i continui sbarchi,infatti la dignità e il senso filantropico, in cui in questi anni, anche i cittadini hanno dato il loro contributo è encomiabile.Ma in tutti questi anni è mancato da parte delle istituzioni un senso di responsabilità e di onestà,perchè chiunque ha una casa e volesse avere degli ospiti dovrebbe anche essere in grado di accoglierli nel modo più decoroso possibile,considerazione che è stata assente.Riempirsi la bocca di belle parole che poi non trovano un riscontro nella realtà e utile per apparire belli nei confronti degli altri.Non si puo nascondere che in tutti questi anni i numerosi migranti che hanno avuto alloggio nei vari centri di accoglienza non sono stati nelle migliori condizioni,molti hanno fatto diventare come propria abitazione un ponte,mi riferisco al centro di accoglienza di Caltanissetta. Nessuno mai si è occupato di queste tristi situazioni,solo qualche associazione di volontariato che faceva dono di qualche derrata alimentare,ma poi coloro che rimanevano a dormire, magari anche sotto la pioggia battente in pieno inverno, erano proprio gli stessi migranti. La questione è molto delicata e più se ne parla e più si corre il rischio di dire qualche parola di troppo.Diventare terra di accoglienza,come la Sicilia in tutti questi anni, avrebbe dovuto significare assumersi un forte senso di responsabilità che non si può esaurire solo in un acccoglienza fine a se stessa,ma nel tempo si doveva chiedere a gran voce un aiuto da tutta l’Unione europea creando in questo modo nuove risorse utili per controbilanciare questa nuova realtà.Delle risorse utili sarebbero stati, dei percorsi di inserimento veloci, per coloro i quali sono pronti ad entare nel mercato del lavoro e sicuramente uno smistamento per i molti che non riescono a trovare in loco una propria dimensione.Adesso sembra che siamo arrivati ai ferri corti.Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha emesso il suo diktat:da mezzanotte tutti gli hospot e centri di accoglienza dovranno essere sgombri da migranti,una presa di posizione molto forte, ma dettata da uno stato di emergenza sotto gli occhi di un mondo intero. Molti esponenti politici del centrodestra sono a sostegno del presidente Musumeci tra cui Gasparri ,Salvini e Calderoli che elogiano l’audacia del governatore.La critica più accesa arriva dal ministro dell’interno Lamorgese che afferma che questa decisione sarebbe dovuta essere di competenza statale e non regionale. Ma qual’è stata la presa di posizione dello Stato in questi anni? Tutte le politiche immigratorie di questi anni hanno portato tutte le volte ad un nulla di fatto che si è concluso con sempre continui sbarchi e miglialia di morti.Ora Musumeci potrebbe sembrare il nuovo “tiranno”,quando invece la situazione è lapalissiana,il contenitore è colmo e l’ordinanza di Musumeci non tradirebbe quella che è la realta corrente,una presa di decisione così forte dovrebbe servire per fare uscire dal torpore i tanti che in questi anni per comodità hanno preferito non prendere delle posizioni coraggiose,ma che invece sono stati soltanto abili a intervenire con quel politichese che rende ormai tutti dei grandi oratori.Speriamo che questa decisione così forte,possa segnare una svolta per un tema cosi sempre controbattuto e quanto mai attuale.

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