È nuovamente al grido di “Allah akbar” che giovedì nella Chiesa di Notre-Dame di Nizza  si è consumato un altro efferato crimine per mano di un terrorista tunisino che con un coltello ha decapitato brutalmente due donne e ferito mortalmente una terza persona. Questo delitto così brutale non ha bisogno di alcuni commenti, l’efferatezza e le modalità di questo crimine si commentano da sé. Rimane la testimonianza della donna di origini brasiliane che negli ultimi istanti prima di morire,trovando le ultime forze, appartandosi in un vicino bar, affida le sue ultime parole a chi le era intorno dicendo di riferire ai suoi figli quanto lei li amasse.Non è un caso che gli attentati si siano concentrati proprio nei giorni in cui si ricorreva la festività legata alla nascita del profeta Maometto.La situazione in  Francia è molto tesa, il cordoglio è arrivato da tutti i rappresentanti politici dell’Europa che si sono riconosciuti esterefatti di fronte ad un simile crimine.

Un’efferatezza del genere non può avere nessun tipo di attenuante, perché quello che colpisce è la sicurezza e il sangue freddo con cui queste persone compiono questi atti così barbari. Infatti è difficile pensare come un ragazzo di 21 anni possa pianificare, in maniera così lucida, di uccidere dei suoi simili con queste modalità.La situazione adesso è da considerare in maniera molto seria. E se le radici dell’odio si perdono a molto lontano nel tempo, il tutto viene poi strumentalizzato poi da una religione che diventa come il perfetto alibi per compiere queste scelleratezze. Ma non si può ignorare che anche un giornale come Charlie Hebdo che in quest’ultimo tempo con la sua satira sferzante e per lo più prendendo di mira personalità religiose come il profeta Maometto sia diventato il perfetto movente per fare “accendere” queste “mine vaganti. In uno scenario così teso sarebbe molto più prudente per il giornale”incriminato” sacrificare lo “spirito artistico” in tutela della incolumità di semplici cittadini che diventano vittime inconsapevoli di un odio così spietato,affermare questi valori in nome di una libertà di espressione, in maniera così irriverente e perlopiù in un contesto in cui ci sono persone che agiscono in modalità così primitive diventa un grande senso di irresponsabilità, speriamo che il buon senso di fronte ad un lutto così grande possa essere al di sopra di ogni cosa.

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