Definire chi è il politico oggi non è un impresa poi così difficile perché ci sono delle determinate caratteristiche che gli appartengono quasi per natura. Se analizziamo la nuova generazione della classe politica possiamo delinearne alcuni aspetti tipici. L’età si aggira dai 30 e può andare fino fino ai 50, l’aspetto di alcune donne ricorda quello con un passato da velina, mentre gli uomini sono coloro che indossando una giacca e cravatta credono che possano diventare dei supereroi, un po’ come Superman e Spider-man messi insieme.
I più hanno in tasca una laurea in relazioni internazionali o in materie simili che solo per questo li autorizza a prescrivere delle “ricette miracolose” una volta per lo spread, un’altra volta per immigrazione e un’altra ancora per il PIL che sale e scende.Tutti i nostri politici sono diventati abili oratori nei principali talk show e infatti sembra che il loro mestiere non sia mai stato diverso da questo! Vediamo come alcuni di loro sono diventati degli ospiti fissi di trasmissioni più o meno seguite e possiamo notare anche come loro si sentono così a loro agio in quello che è il loro hobby preferito:ciòe fare gli opinionisti, ed è solamente il fatto che riconosciamo il conduttore o la conduttrice di turno, che non corriamo il rischio di pensare che loro siano dei concorrenti di programmi come”Uomini e donne” o del “Grande fratello”.
Quindi, così da una parte troviamo loro che serenamente discutono delle sorti dell’Italia, e dall’altra, ci siamo noi che, ingenuamente e indefessamente, continuamo a credere che ancora qualcun altro “lupo mascherato da agnello”, potrà essere colui che avrà cura dei nostri problemi. Purtroppo, siamo un popolo di creduloni e sognatori che facilmente ci facciamo persuadere da personaggi che, in tutti questi anni, si sono approfittati di un intero popolo che ha dato la fiducia a persone che, senza nessun tipo di ideale e interesse per un bene comune, hanno agito esclusivamente per i loro piccoli interessi.
La dimostrazione è lampante adesso, con un governo che doveva essere uscente, ma che pur di non perdere il proprio ruolo e prestigio, sta facendo di tutto tramite alleanze, anche con chi qualche tempo prima si era detto peste e corna, ma che ora visto la situazione, come si suol dire “tutto fa brodo.”
Ma sarebbe stato da ingenui pensare che queste persone si sarebbero scollati così facilmente dalle loro poltrone, infatti le ricompense per queste comparse non è mica roba da poco! I nostri parlamentari sono tra quelli più pagati d’Europa con uno stipendio che si aggira intorno ai 12.439 e sono sempre gli stessi che non hanno nessuna intenzione a sentire parlare di riduzioni.
C’era qualcuno che diceva che la storia è “magistra vitae” perché ci sono momenti come adesso in cui è importante chiamare alla memoria certi eventi. Infatti era il 1947 quando un anziano ed esile uomo il cui nome era Gandhi, ma conosciuto come Mahatma cioè “Grande anima” con la sua sola onestà e amore per la giustizia fu capace di far ottenere ad un intero popolo la tanta agognata libertà e in tutta la sua vita possedette soltanto un orologio, il suo umile dhoti (vestito tradizionale indiano) e un bastone. Tutto questo ci dovrebbe fare riflettere su un certo tipo di affermazioni come quella dell’ex presidente della camera Laura Boldrini, la quale, qualche tempo fa, affermò che, una riduzione dello stipendio dei parlamentari, avrebbe tolto loro l’autonomia e non avrebbe loro permesso di far il loro lavoro con “disciplina e onore”.
Infatti, ci si dovrebbe proprio focalizzare su quest’ultime due parole, perché è proprio in ossequio alla parola onore che, cinque parlamentari, di cui tre della Lega, uno del M5s e uno di Italia viva, da quello che è emerso da un indagine dell’INPS, si sarebbero intascati i 600 euro, ma (due senza riuscirci) che spettavano per diritto ai titolari di partiti Iva che tra il mese di marzo e aprile si sono trovati in ginocchio” a causa del lockdown. La lista dei nostri geni e filantropi della politica non è mica finita! Abbiamo anche 119 milioni di soldi pubblici spesi per dei banchi con delle rotelle, ritenuti dal nostro ministro Azzolina come ad un qualcosa che a non pensarci prima ci aveva reso dei veri trocloditi. Ma sarebbe ancora sempre da ingenui pensare che coloro che in tutti questi anni hanno messo da parte interi patrimoni di milioni di euro, alle spalle di onesti cittadini, potrebbero rassegnarsi a condurre una “vita normale” come quella dei tanti italiani che giorno per giorno cercano con tanta fatica di fare quadrare i conti alla fine di ogni mese.
Il lockdown purtroppo ha tolto a molte persone la possibilità di svolgere il proprio lavoro, con onestà e dignità, e proprio in questo periodo, che le statistiche ci dimostrano come i dati di suicidio dall’inizio del 2020 sono stati 42 di cui 25, registrati durante le prime settimane del lockdown. Una così forte disperazione era da molto tempo che non si sentiva. Purtroppo c’è anche una triste verità, dura da affermare, ed è quella che queste persone non saranno abbastanza ricordate, anzi magari del tutto dimenticate, e il pensiero nei confronti di queste vittime sarà come per quelli di coloro che, sopraffati dalla sorte, hanno scelto la via del suicidio come quella più immediata ,e magari per questo, anche criticati, perché non hanno pensato a qualche altra opzione per uscire dalle loro difficoltà.
C’è una verità che appartiene a molti di noi ed è che il linguaggio della politica, spesso un po’ complicato, ci spinge a tenerci lontani dal partecipare più attivamente ed esprimere le nostre opinioni, ma ora come non mai dobbiamo capire che diventa un dovere farlo perché non possiamo più permetterci il lusso che qualcun altro si faccia disonestamente interprete di pensieri e volontà che non sono le nostre.
Miriam Millaci

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